Secondo voi, cos’hanno in comune queste due foto?
Oltre ad essere esteticamente simili, i personaggi e la tecnologia ritratta hanno in comune il “genio”, espresso in forme diverse perchè diverse sono le epoche temporali in cui gli avvenimenti si svolgono, ma il “fil rouge” si coglie ugualmente e collega indissolubilmente il Cambidge Z88 (anno di produzione: 1988) all’Apple iPad (anno di produzione: 2010), Sir Clive Sinclair (ideatore del primo, oltre che della fortunatissima serie Sinclair ZX) al più noto compianto Steve Jobs (ideatore, ovviamente, del secondo).
Ciò forse contribuisce a spiegare perchè alcuni di noi sono attratti irrimediabilmente verso il mondo del retrocomputing. L’iPad (che per la maggioranza rappresenta la massima espressione della tecnologia a stretto contatto con la vita quotidiana dell’individuo comune), la sua filosofia di costruzione finalizzata ad “ottimizzare” il rapporto interattivo che intercorre tra l’utente ed il prodotto (divenuto nell’opinione comune quasi una protesi dell’utente stesso) non possono essere compresi correttamente e fino in fondo se non si utilizza una prospettiva diversa, quella storica, quella, appunto, del retrocomputing.