A seguito di un acquisto su ebay, scopro che il venditore, Richard Tedeschi, che oggi vive in Inghilterra, è stato il titolare del MICRO SHOP di Acilia (Roma) negli anni 80 e 90 e con lui, che si dimostra simpaticissimo ed aperto, intrattengo una breve chiacchierata che, spero non gli dispiaccia, riporto fedelmente.
Richard:
Purtroppo sono quasi arrivato al termine dei prodotti Sinclair che ho da vendere dopo quasi tre anni che vendo, ne avevamo tantissimi perche` avevamo un negozio Sinclair a Roma negli anni d’oro, cioe` inizio anni 80 fino ai 90.
Io:
Fortissimo!
Una curiosità, qual era il nome del negozio?
Vediamo se mi ricorda qualcosa che ho letto in qualche rivista di quegli anni.
Era molto grande?
Forse il prossimo autunno organizzerò qui a Bari un evento per ricordare quei mitici anni.
Per ora c’è il sito: www.apuliaretrocomputing.wordpress.com
Richard:
All’inizio il negozio poco originalmente si chiamava MICRO SHOP, poi abbiamo dovuto cambiare nome perche` era gia` preso da qualcun’altro ed siamo diventati MICRO SPOT, ad Acilia Roma. Prima ancora eravamo la London Limited, un negozio di ricambi Land Rover, aperto a meta` anni 70. Il negozio era di mio padre, avevamo anche qualche pubblicita` sia in riviste di Land che di computer Italiane.
Io:
E’ il MICROSHOP della pubblicità che compare su questa rivista, vero?
In quegli anni era il mio sogno potervi far visita, lo immaginavo come un paradiso per me, che a Taranto (all’epoca vivevo lì) avevo pochissime possibilità di avvicinare un prodotto Sinclair. Rappresentavate per me ciò che oggi è un Apple Store per un fanatico Apple.
Incredibile conoscerti, anche se solo via email, dopo tutti questi anni!
Un caro saluto.
Richard:
Hahahahhh… si la pubblicita` della foto siamo proprio noi, mio padre e` stato molto bravo con il negozio devo dire. Lavorava in banca e si e` licenziato (dice lui). La banca dice che lo hanno licenziato loro hahaha… poi ha iniziato vendendo ricambi Land Rover in casa, dopo al negozio. Poi, quando le Land non andavano piu tanto bene ha inglobato un negozio di computer assieme a quello di Land, poi anche la porta accanto, un negozio di cose macrobiotiche ed energia alternativa, tipo energia solare, del vento e, dopo, un negozio di radio antiche. Ho venduto per quasi tre anni anche tutto quello che era rimasto delle cose Land Rover e credimi ho incontrato clienti online che con lo stesso tuo entusiasmo mi parlavano della London Limited, il negozio di Land Rover.
Una foto, scattata oggi, del locale dove si trovava il MICRO SHOP di Acilia
Che begli anni quelli! Ti dico che mio padre, come sempre, era uno dei pionieri. I miei genitori andavano anche due volte a settimana in Inghilterra a comprare tutte le novita`. Abbiamo iniziato a farlo anni prima di chiunque altro a Roma e forse anche in Italia, c’era la fila dei maniaci drogati dello Spectrum a giocare ai monitor al negozio da noi, tutti i santi giorni, a tutte le ore!
Ho guardato il blog ed ho pensato, che bello… si vede che e` fatto da appassionati… mi riporta in mente un sacco di ricordi, alcune cose non le avevo mai viste, come il mouse tartaruga. Mi e` piaciuta tantissimo la foto delle similitudini tra Clive Sinclair e Steve Jobs, mio padre e` anche andato a casa di Clive Sinclair a Londra, che gli ha regalato dei disegni di prototipi della C5, ed altro materiale, unici al mondo. Poi Clive ha detto che mio padre aveva molte piu` cose Sinclair che lui. Clive Sinclair ha un vecchio computer Apple a casa che non accende mai, credo non abbia internet a casa, dice che i computer lo distraggono da quello che deve pensare e creare.
Mio padre adora la Apple ed ha quasi tutto, soprattutto i primi computer Apple. Anche a me piace parecchio, ti scrivo dal mio macbook. Pensa che le ultime vendite che stiamo facendo sono per racimolare qualcosa per comprare un MacBook da mandare alla madre di mia moglie in Peru`.
Ciao.
Richard
Ciao, vedo che si possono aprire altri fronti per quanto riguarda il retrocomputing; le raccolte di riviste del periodo d’oro del retrocomputing. Io avrei qualcosa: Bit, i libri editi dal grupo editoriale Jackson, tra cui trovare i libri sui microcomputer ecc. Ma sono pezzi unici che o venderei a peso d’oro o terrei con me. Comunque una sezione dedicata riscuoterebbe molto interesse. Qualche nome a Bari, Simone Buonopane, che faceva “il pieno” di libri Jackson da Laterza in via Sparano e Fabio Sardone. I miei libri: sui i microprocessori del commodore 64 (e vic 20) e dello z80 non li mollo!
Sembra un’ottima idea quella di realizzare una sezione dedicata all’editoria del tempo. Ma non bisogna essere così gelosi delle proprie cose…:)
Ricordo di avere venduto: Il libro col codice disassemblato del commodore 64 ad un collezionista. Ho poi donato il mio commodore con videogiochi e manuali introvabili ad un corsista di Milano con cui seguii un corso di certificazione Microsoft. Mi reputo qbbastanza generoso e altruista in questo senso, ma c’è sempre un limite! 🙂
Ci servirebbero davvero i contatti di queste persone, onde far scattare in loro l’effetto nostalgia ed invogliarli a far parte della manifestazione sia a livello espositivo che organizzativa.
Ho conosciuto e comprato materiale da Micro Spot: erano i più cari per allora ma avevano veramente di tutto. A Mantova grazie alla Greek Soft già nel 1983 eravamo molto avanti tanto che verso la fine del 1986 avevamo già tra le mani la Disciple. Non sapevo che Tedeschi fosse riuscito ad andare da Zio Cllive, mi ricordo essere un personaggio tutto particolare. Ci ho parlato tante volte al telefono. Una delle ultime cose che comprai fu la rom UNIDOS x la Disciple, ho ancora tutto. Una cosa che non aveva ricordo era il Sam Coupe, o forse era così caro da non essere proponibile 🙂
Comunque ho ancora tutto e sto rispolverando e rimodernando tutto.