Jack Tramiel, un ebreo polacco originario della città di Łódź e sopravvissuto alla campo di concentramento di Auschwitz, nel novembre del 1947 emigrò negli Stati Uniti d’America dove nel 1948, affascinato dalla vita militare, si arruolò nella United States Army imparando, nei quattro anni che vi trascorse, a riparare macchine per scrivere. Congedatosi dall’esercito, dopo un breve periodo in cui si guadagnò da vivere come tassista, decise di utilizzare la competenza acquisita nella riparazione di macchine da scrivere: nel 1953 fondò la Commodore Portable Typewriter Company, un negozio situato nel Bronx di New York, dove vendeva e riparava macchine da scrivere.
La scelta della parola commodore (in italiano “commodoro”), uno dei gradi da ufficiale della marina militare, deriva dalla passione di Tramiel per il mondo militare. Tramiel in seguito spiegherà che la scelta cadde su quel grado perché i gradi superiori erano già stati utilizzati da altre società e l’idea gli venne quando vide un’automobile denominata Opel Commodore.
Quando Tramiel costituì la Commodore International Ltd. negli anni ’70, immaginò computer per la gente comune e non solo per delle elite. Guidando la rivoluzione della tecnologia personale e la lotta contro giganti come Apple e IBM, la Commodore divenne un nome familiare, cambiando il modo in cui interagiamo, creiamo e giochiamo con i computer. Dall’avvento dei giochi rivoluzionari dell’Atari e del Tetris attraverso l’evoluzione del design tecnologico contemporaneo, il documentario “8 bit generation: The Commodore Wars” ci conduce nell’epoca d’oro dei personal computer ed esplora il ruolo chiave della Commodore nel plasmare il futuro in cui viviamo.
L’Apulia Retrocomputing dal 2012, svolge attività di ricerca, recupero e salvaguardia nel settore della Storia dell’Informatica e dell’Elettronica. Nel 2016 ha pubblicato in esclusiva per l’Italia, il volume “Sulla Cresta del…Baratro”, traduzione (ad opera del Prof. Stefano Ferilli) del libro di Brian Bagnall “On the Edge”, incentrato sulle tribolate vicissitudini della Commodore.
In questo contesto si inquadra la volontà di promuovere, IN ANTEPRIMA ASSOLUTA PER L’ITALIA, la proiezione pubblica del film-documentario “8 bit generation: The Commodore Wars“. L’evento, ad ingresso gratuito (riservato esclusivamente a chi sarà in possesso della copia cartacea del biglietto disponibile sulla piattaforma Eventbrite), sarà ospitato a Bari, in Piazza del Ferrarese, il prossimo 22 ottobre, dallo Spazio Murat, uno dei più apprezzati contenitori culturali cittadini, dedicato alla promozione e divulgazione della cultura contemporanea. La proiezione farà parte integrante della Rassegna “Giri di Pensiero. Sul contemporaneo.”, una rassegna permanente su temi di arte e cultura contemporanea, e sarà arricchita da una presentazione a cura del Prof. Stefano Ferilli del Dipartimento di Informatica di Bari e da un’esposizione di computer d’epoca.
Lo Spazio Murat
Biglietti (gratuiti) di ingresso disponibili sulla piattaforma Eventbrite.
Programma (soggetto a modifiche per motivi di carattere organizzativo)
– 16:00 apertura dello spazio espositivo di computer d’epoca a cura dell’Apulia Retrocomputing
– 17:00 presentazione a cura del Prof. Stefano Ferilli del Dipartimento di Informatica dell’Università di Bari
– 18:00 proiezione del film (posti limitati)
– 19:40 fine proiezione
– 20:00 chiusura dello spazio
Fonte: spaziomurat.it