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Restauro del PET 8296 del socio Daniele Capursi.
Il difetto riscontrato consisteva nella mancanza di tre linee di pixel su tutti i caratteri mostrati a video.
Si trattava di un’anomalia di cui non risulta traccia negli interventi pubblicati da alcuno dei laboratori attivi nelle riparazioni di computer vintage. Per questa ragione, come vedremo, sarebbe diventato fonte di molteplici tentativi alla ricerca del guasto, coinvolgendo nella vicenda un pò tutti i soci. La stessa partecipazione del gruppo circonderà la conseguente attività di riparazione.
Inizia tutto all’incirca due anni fa, in occasione del primo raduno del Retrocomputer Club Italia (oggi Vintage Computer Club Italia), tenutosi a Roma nella primavera del 2016. Considerato il valore storico del computer ed il suo fantastico design, avevamo scelto quel PET, tra le tante macchine Commodore a disposizione, per comporre il nostro stand destinato a celebrare la presentazione pubblica del libro “Sulla Cresta del Baratro … La Spettacolare Ascesa e Caduta della Commodore”, da noi pubblicato pochi mesi prima. Nelle nostre intenzioni, dunque, il PET avrebbe dovuto fare bella mostra di sè ma, come spesso accade in queste situazioni, alcuni giorni prima dell’evento, in occasione della riaccensione finalizzata ad accertarne il buon funzionamento, si palesa il guasto.
Il proprietario del computer (qui sotto)
ed Antonio Caradonna (Responsabile del Laboratorio), provarono a risolvere il problema sostituendo la ROM dei caratteri, senza successo. Essendo oramai nell’imminenza della manifestazione e non essendoci tempo per provvedere diversamente, il computer venne comunque esposto a Roma, anche se non risultava funzionante al 100%.
Da quel momento passano due anni. In questo tempo il progetto di restauro langue in un cassetto e nella mente del buon Antonio il quale, nella primavera del 2018, finalmente riceve da Daniele l’incarico per la riparazione.
Esclusa la possibilità che il guasto fosse determinato dalla ROM dei caratteri, viene svolta un’ispezione visiva in Laboratorio.
Successivamente, Antonio inizia dalla dissaldatura di tutti chip della RAM allo scopo di testarli. Risultano due chip fallati.
Effettuata la zoccolatura ed il rimontaggio dei chip, alla successiva riaccensione il difetto a video permane. Antonio punta dunque sui due PLA (Progammable Logic Array), chip usati per generare una serie di segnali di abilitazione della memoria e dell’I/O a partire da altri segnali generati dalla CPU e da altri sottosistemi, come il controller del video, da sempre noti per essere componenti soggetti a frequenti guasti. Sulla scheda madre sono presenti (sin dalla fabbricazione) due eprom su un adattatore.
Per semplificare si opta per eliminare l’adattatore ed utilizzare una sola eprom che svolga il compito delle due originali. Dopo una ricerca sul web, delle 3 diverse soluzioni trovate e testate l’unica funzionante risulta quella presente sul sito zimmers.net. Ma il problema persiste e quindi Antonio realizza con la tecnica del press and peel i circuiti stampati per due adattatori (uno per ciascuna eprom) allo scopo di poter rimpiazzare i singoli PLA con due corrispondenti eprom nuove. Sostituiti così, uno alla volta, i due PLA, il risultato è sempre il medesimo.
Reinstallati l’adattatore e i due PLA originali, dopo rimozione di alcune logiche (finalizzata al test delle stesse) e la conseguente zoccolatura dei chip,
con l’ausilio del socio Michele Perniola, l’utilizzo del nostro oscilloscopio, e dopo un’approfondito studio del circuito video, si arriva quindi, finalmente, alla conclusione che l’integrato cui, con maggiore probabilità, è imputabile il difetto riscontrato a video, è il 74ls166 (visibile, una volto rimosso, nella foto sotto).
Solleviamo dallo zoccolo tutti i pin del data input in modo da poter procedere alle misure a macchina accesa. Lo schermo risulta (comprensibilmente) pieno di quadrati. Con un condensatore colleghiamo a massa, uno per volta, ciascun ingresso presente sulla scheda madre, ottenendo la scomparsa di una delle linee video orizzontali. Dopo vari test, riscontriamo che in corrispondenza di 3 ingressi l’output video non subisce cambiamenti, confermando l’esistenza di un’interruzione nel flusso dei dati gestiti dalla logica.
Sostituito il 74ls166 grazie ad un ricambio fornito dal nostro socio Alessandro Liberalato, il difetto scompare.
Notiamo però che il segnale video subisce dei fastidiosi tremolii, risulta instabile. Si rende necessaria, perciò, la sostituzione di alcuni condensatori presenti sulla scheda del monitor, che risultano in perdita. La sostituzione ha gli effetti sperati ed anche il monitor torna a funzionare come fosse nuovo di fabbrica.