La MAEL Computers è stata una ditta italiana fondata nel 1969 dall’ingegnere Massimo Rinaldi con sede principale a Carsoli (AQ). La MAEL produsse non solo vari calcolatori per la contabilità aziendale e terminali per data entry, ma anche dispositivi per la compilazione di schedine del Totocalcio, ad esempio il MAEL 301, dopo che la ditta venne acquisita da Olivetti.
In questo articolo tratteremo di uno dei primi computer prodotti da MAEL Computers: il MAEL 1000.
Questo è un computer all-in-one molto robusto (e molto pesante! circa 50Kg) usato principalmente per la contabilità aziendale e in alcuni uffici postali. Il computer, realizzato nel 1977, si presenta così:
Come potete vedere integra un monitor CRT a fosfori bianchi, tastiera e due drive da 8 pollici tutto in un unico chassis, realizzato in metallo verniciato.
Il MAEL 1000 è particolare in quanto è uno dei pochi computer a montare il processore F8 della Fairchild. Questo era utilizzato principalmente negli scacchi elettronici di fine anni settanta, nella console per videogiochi Fairchild Channel F, e nel computer italiano di General Processor “Child-8”.
Il computer è basato su 3 schede logiche principali, che si vanno a collegare su un bus che le mette in comunicazione e dal quale vengono prelevate le tensioni di alimentazione, l’uscita video per pilotare il CRT, e il connettore di collegamento della tastiera. Sono collocate sotto l’elettronica di controllo del monitor in un contenitore in metallo. Sul retro invece è presente un trasformatore di grandi dimensioni e una scheda con condensatori e regolatori di tensione. Sul lato destro del computer invece sono posizionati solo i 2 drive da 8 pollici, che occupano parecchio spazio.
Le schede installate nel mio MAEL 1000 sono: la scheda CPU, la scheda Floppy Controller, la scheda video e ovviamente la tastiera con il suo encoder modello MM5740.
La scheda CPU è questa qui:
Monta il processore Fairchild F8 ( codice 3850 ), fatto lavorare a 2MHz, accompagnato da due integrati di supporto: il 3853 per la gestione della memoria e il 3861 per la gestione delle periferiche. Sono presenti due EPROM 2708 (che sono state lette per preservarne il contenuto) che costituiscono il firmware da 2KB necessario per l’avvio del computer e la ricerca del sistema operativo su disco floppy. La RAM sulla scheda CPU è divisa in due parti: abbiamo 1KB di RAM (8 chip F2102) utilizzata per l’esecuzione del firmware di boot e poi 16KB (8 chip F16K3DC) per il caricamento dei programmi.
Guardando la foto noterete che sono stati incollati dei pezzi di vetronite sulla scheda sopra le RAM e in zona EPROM. Questo è stato fatto dalla MAEL per evitare che l’utente espandesse la RAM del computer, trasformandolo probabilmente in un MAEL 2000.
La scheda drive invece è questa:
Quando l’ho vista mi sarei aspettato di trovare un chip controller floppy tipo FD1771 o FD1791, ma questa scheda come potete vedere è realizzata interamente con integrati TTL. Parte della scheda non è popolata (c’è il layout senza componenti), probabilmente serve per apportare modifiche al controller.
Qui sopra trovate una foto dell’ultima scheda logica del computer, la scheda video. E’ realizzata in buona parte da integrati TTL e dal generatore di caratteri Texas Instruments TMS2501. I caratteri visualizzati dal computer sono solo caratteri in maiuscolo. Il testo è visualizzato in 64 x 16. Vi è poi un quarzo da 4,6043MHz per la generazione dei segnali di sincronismo video.
Nel contenitore delle schede c’era anche questo tagliando di controllo:
Purtroppo il computer è stato recuperato senza il software originale su floppy da 8 pollici. Se qualcuno di voi avesse il computer in questione con ancora il dischetto di avvio per favore mi contatti.
Non si sa esattamente quanti ne siano stati prodotti, il mio esemplare ha numero di serie 59438, mentre quello di un amico 59420. Mi vien difficile pensare che ne abbiano prodotti sessantamila esemplari, probabilmente avranno iniziato a numerarli da 50000.
Alessandro Liberalato – Apulia Retrocomputing