Anni ’80.
In Jugoslavia, oltre la cortina di ferro, le importazioni che eccedono i 1500 dinari (circa 70 euro) sono proibite. Quindi, a meno di ricorrere al mercato nero, è impossibile procurarsi qualche oggetto elettronico più complesso di un asciugacapelli.
E’ per questo motivo che il serbo Voja Antonić inventa un computer fai-da-te con una versione modificata di BASIC che chiunque con un minimo di conoscenze informatiche può assemblare e programmare.
Simultaneamente la rivista scientifica jugoslava Galaksija sta lanciando una pubblicazione dedicata all’home computing. Quando Dejan Ristanović pubblica l’inserto “Computer in casa vostra”, in cui gran parte delle pagine sono dedicate al PC di Antonić, le copie vendute del giornale superano quota 120.000. Antonić e Ristanović finiscono per collaborare dando al computer il nome della rivista: è nato il computer Galaksija!
I due pensano che riuscire a piazzare 1000 computer rappresenterebbe un successo incredibile ma alla fine i computer venduti in tutta la Jugoslavia saranno più di 8000.
L’aspetto singolare della cosa è che non ne esistono in tutto il Paese due esemplari identici: la particolarità più grande del Galaksija è infatti legata al fatto che è distribuito in kit da assemblare ed è pertanto sprovvisto di case. Ciò permette il massimo della personalizzazione, ognuno può sbizzarrirsi con i design dell’esterno, che vanno dal minimalista all’improvvisato.
Anni ’20.
Il Galaksija rischia l’oblio. Gli schemi elettrici originali sono andati perduti per sempre, distrutti d’impeto dal suo creatore nel 1995. E’ per questa ragione che nel 2017 decidiamo di intraprendere una vera e propria campagna di archeologia informatica per tentare di strappare la memoria di questo computer alle nebbie della storia partendo da foto a bassa risoluzione presenti all’interno di vecchie pubblicazioni dell’epoca.
A distanza di alcuni anni da quella decisione oggi siamo finalmente riusciti a replicare ed a rendere replicabili gli schemi elettrici perduti. Abbiamo perciò deciso di riprendere per un’ultima volta la produzione del Galaksija ad esclusivo vantaggio della comunità di appassionati producendo e distribuendo un numero assai limitato di circuiti stampati, che resteranno le uniche repliche fedeli all’originale del 1983.
Nel video che presenteremo sulla nostra pagina facebook il prossimo 4 novembre alle 21,30, il nostro Alessandro Giangregorio intervisterà i protagonisti del recupero ripercorrendo assieme a loro i punti salienti dell’ideazione e della realizzazione del progetto.
Tra poco, grazie a questi appassionati, altri appassionati avranno l’opportunità di costruirsi da soli un Galaksija funzionante! Dopo quasi 40 anni, infatti, i componenti richiesti per realizzarlo sono ancora economici e semplici da reperire.